La Legge 11 agosto 1991, n. 266 all’articolo 2, comma 1 cita: "Ai fini della presente legge per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà."
Un po' di storia
Al volontariato spesso si attribuiscono funzioni di supplenza in qualsiasi forma esso si esprima. Il fatto che operi nelle aree di maggior crisi del welfare lo connota quale soluzione alle emergenze e/o ai problemi che i servizi pubblici non sono in grado di risolvere.
La Uildm invece si è sempre attivata per aggregare volontari con due obiettivi: poter disporre di aiuti concreti per rispondere ai bisogni delle persone con disabilità con l'intento di creare occasioni di scambio di esperienze tra l'assistito, l'associazione ed il volontario valorizzandone l'apporto e trasmettere loro il valore della solidarietà e dell'impegno civile in generale.
Nel 1980 ha preso in considerazione le opportunità offerte dallo Stato e, usufruendo della convenzione in essere fra il Ministero della Difesa e la Uildm nazionale, ha accolto il primo obiettore di coscienza. Da allora, ne ha visti assegnati 86. Nel 2003 la Uildm si è attivata su tre fronti. Ha concluso l'esperienza legata all'obiezione di coscienza e la convenzione con l'ente gestore Mosaico di Bergamo; ha sperimentato il servizio civile volontario con l'alternarsi di tre giovani donne, servizio che continua tuttora tramite il partenariato con Caritas.
Con la guida del sociologo Damiano Previtali un gruppo di volontari ha realizzato la "Carta dei valori del volontariato", documento che illustra i principi e i valori a cui si ispira l'associazione ed elenca gli impegni che la Uildm ed il volontario assumono reciprocamente. Nel 2004 il documento è stato approvato del consiglio direttivo nelle sue linee e costituisce tuttora la base delle relazioni con i volontari ai quali vengono offerte opportunità formative.
Cosa fanno i volontari alla Uildm?
Le attività svolte dai volontari sono varie e molteplici. Essi possono scegliere fra:
- il governo della Uildm diventando soci e candidandosi alle elezioni del consiglio direttivo che si rinnova ogni tre anni;
- la "gestione della segreteria" che comprende le funzioni direttive e di coordinamento svolte da una volontaria impegnata a tempo pieno e il supporto da parte di volontari addetti alla tenuta dei libri contabili, alla preparazione delle spedizioni, all'archiviazione, alla gestione del centralino, a piccoli acquisti, alla consegna a mano di corrispondenza;
- le "attività di rappresentanza" che consistono nella partecipazione a tavoli istituzionali (Ufficio di Piano, Tavoli tematici, Tavolo del Terzo settore dell'Asl), ma anche partecipazione alle attività di altre associazioni e di cooperative sociali;
- la cura dei rapporti e delle relazioni con le persone con distrofia muscolare che si concretizza in svariati modi;
- il trasporto delle persone con disabilità;
- gli interventi di sensibilizzazione nelle scuole;
- la partecipazione a iniziative e manifestazioni come Telethon, Da domenica a domenica, Festa nel Parco, Padre & Figlio, Fonteno in festa;
- l'organizzazione del tempo libero sia nella sede dell'associazione, sia all'esterno;
- la realizzazione del Jolly, del Jollyno, della Newsletter e l'aggiornamento del sito web;
- la raccolta di donazioni presidiando banchetti e vendendo i biglietti della lotteria;
- la confezione di oggetti da offrire per ringraziare i sostenitori o per raccogliere piccole donazioni;
- e molto altro ancora.
Come si diventa volontari della Uildm?
Sostenendo due colloqui con Angelo Carozzi, il responsabile della Uildm, al quale è necessario telefonare per fissare il primo appuntamento.
"I rebelòcc"
Erano in 5 all'inizio, ora sono già in 9 ma intendono crescere sempre più: sono "I rebelòcc", cioè il neonato Gruppo giovani UILDM.