“Sconfinando si fa rete” ha mirato a superare la tendenza che le associazioni di volontariato hanno di interagire e di collaborare principalmente con realtà che si occupano di temi simili ai propri. Pur riconoscendo e salvaguardando l’esistenza delle specificità di ciascuna organizzazione, il progetto ha promosso delle collaborazioni trasversali tra realtà che hanno mission e oggetti di lavoro differenti co-progettando iniziative e attività comuni.
I risultati di UILDM Bergamo capofila
Un percorso formativo dedicato ai giovani e un libro
Condotto dagli operatori di “Fabbrica 919” in tre fasi (conoscenza, interviste ad altri giovani, interviste a persone adulte) ha permesso ai protagonisti di aprirsi e di liberare le proprie emozioni: riflessioni, desideri, testimonianze sono state raccolte nel libro “Sconfinamenti”.
Un percorso formativo dedicato ai volontari e un documento
Condotto da counselor e educatori professionali, il percorso ha visto la partecipazione di volontari reclutati con la campagna “Ci provo io” e da volontari storici dell’Associazione. Le loro riflessioni sono state raccolte in un documento.
Ci provo io
Per la ricerca di nuovi volontari è stato creato il sito web “Ci provo io” e le è stata dedicata una pagina Facebook collegata a Instagram. Hanno risposto 53 persone di cui 46 femmine e 7 maschi. I volontari sono stati assegnati in parti uguali ai partner del progetto. A UILDM ne sono toccati 8. I risultati della campagna social sono raccolti in un report.
Sono state compiute numerose collaborazioni fra le Associazioni partner. Esse si sono incontrate due volte per la conoscenza reciproca, in seguito ciascuna ha organizzato percorsi formativi al proprio interno.